L'ex pilota di F1 Martin Brundle crede che la scommessa di Max Verstappen non sia stata vincente in curva 1 questa volta.
Nella sua rubrica per Sky Sports, il britannico ha prima riflettuto sul giro del olandese che gli ha valso la pole position.
"Max Verstappen ha realizzato ancora un giro incredibile per rubare la pole position, forse aiutato un po' da una calata opportuna del suo compagno di squadra Yuki Tsunoda, Lando Norris che ha spalmato la sua McLaren sul muro e pensieri accorti dal muretto dei box della Red Bull per fargli fare due giri nei pochi minuti restanti dopo la bandiera rossa" inizia così Brundle parlando delle qualifiche di sabato.
Dopo la partenza del GP dell'Arabia Saudita, la più importante battaglia del fine settimana ha avuto luogo in curva 1, dove, dopo una partenza migliore, Oscar Piastri si è infilato all'interno del olandese.
"Non troverai molte persone dentro e intorno alla F1 che pensano che Max sia altro che il miglior pilota sulla griglia attualmente. Ma Oscar Piastri alla McLaren sta imparando velocemente" Brundle sottolinea ancora quanto l'australiano sia inesperto rispetto ai suoi rivali.
"Ora ha vinto il 10 percento delle sue 51 partenze in gara e guida il campionato del mondo. E diventerà solo migliore."
Secondo il regolamento, Brundle vede che non c'è molto dibattito sulla penalità ricevuta da Verstappen dai commissari al Circuito Corniche di Gedda.
"A volte puoi vedere gli incidenti da angolazioni diverse e dibattere lo scenario e dubitare delle tue prime impressioni, ma accelerare nella via di fuga ha chiaramente dato a Max un vantaggio scorretto" scrive il britannico.
"Io e molti altri non avevamo dubbi al riguardo, e neanche i commissari che hanno assegnato una penalità di cinque secondi."
Verstappen è ben conosciuto per conoscere bene le regole quando lotta in pista. Tuttavia, questa volta, il suo approccio non ha pagato, ha visto anche Brundle.
"Nessuno conosce le regole meglio di Max, ma per la prima volta ha scommesso e perso."
Brundle si chiede anche se sia stata la scelta giusta non restituire immediatamente la guida al pilota della McLaren. "Alla fine avrebbe perso la gara di 2,8 secondi ed è possibile che, se la squadra gli avesse detto di restituire immediatamente la posizione, avrebbe potuto vincere. D'altra parte, era davanti all'aria libera, il che aiutava a proteggere i suoi pneumatici, freni e motore dal surriscaldamento e gli dava un ritmo forte per tutto il primo stint. Forse vale la pena prendere una penalità di cinque secondi per quel beneficio…"
Comunque, il britannico vede anche un'alternativa per avere questi dibattiti. "Se ci fosse stata una parete, barriera o ghiaia all'esterno di curva uno, Max avrebbe ceduto"
Dopo aver visto anche un Verstappen e un Christian Horner, direttore della squadra Red Bull, 'furiosi', conclude: "Capisco che sono programmati per essere così ultra-competitivi, insieme ad essere infinitamente convinti che hanno ragione e tutti gli altri sbagliano. Ecco perché hanno dominato così tante stagioni, ma questa volta non hanno letto bene la situazione e hanno perso."